Armonie Corporee

Il respiro e la voce nel corpo bioenergetico 

(articolo di Francesco Padrini)

“Essere pieni di energia significa respirare profondamente, muoversi liberamente e sentire con intensità” (A. Lowen)

Il corpo è una macchina perfetta con la quale respiriamo, ci muoviamo nel mondo, percepiamo sensazioni, emozioni, sentimenti. Eppure non lo ascoltiamo mai abbastanza, anzi, lo strapazziamo, a volte pretendiamo che esaudisca i nostri bisogni, senza nemmeno prendere in considerazione il suo stato di malessere o benessere. Pretendiamo di sapere tutto di lui e invece ne conosciamo una minima parte o, meglio, non lo conosciamo come potremmo. Viviamo negli automatismi delle necessità quotidiane: mangiamo, dormiamo, lavoriamo, pratichiamo sport e attività diverse, spesso di corsa e senza prestare attenzione al come svolgiamo tutte queste azioni durante le nostre giornate. È come se tutto questo fare fosse inconsapevole: noi agiamo, il corpo esegue. In silenzio. Fino a quando, un bel giorno, ci presenta il conto. Perché prima o poi il conto arriva e a volte arriva con gli interessi maturati e da saldare. Spesso ci coglie impreparati, senza cognizione di come si è arrivati a quel certo punto, che arriva come una cosa imprevedibile e imprevista. Allora può capitare che ci rendiamo conto di quanto, in realtà, esso valga e pensiamo a come rimediare. Sentiamo come noi non abbiamo un corpo ma in realtà noi siamo corpo.

Il corpo è molto di più di una “semplice” macchina o strumento, è qualcosa di prezioso che vive e ci manda messaggi in ogni istante. Il corpo è sempre presente, in ogni istante della nostra vita.

Testimone muto ma sensibile e attento. Vive, vibra, batte, respira, sente e registra tutto.

La Bioenergetica è una tecnica psico-corporea ideata da A. Lowen, allievo di W. Reich, padre

storico delle terapie incentrate sul corpo che, utilizzando tecniche respiratorie, esercizi fisici,

posizioni posturali e contatti corporei, valorizza il corpo come strumento per attivare l’energia, entrare in contatto con se stessi e con gli altri, far affiorare le emozioni ed esprimerle, liberarle in maniera completa. Le classi di esercizi bioenergetici sono pensate per aiutare le persone ad essere ben radicate, a dialogare con le parti di questa meravigliosa macchina misteriosa e a prendersene cura, valorizzandone ogni aspetto e accettandone ogni singola “imperfezione”.

Attraverso semplici esercizi corporei e di movimento, accompagnati dal respiro e dall’espressione della voce, in questo laboratorio il corpo diventa uno strumento per:

  • sciogliere le tensioni e le contratture muscolari;
  • aumentare il radicamento (grounding) e la capacità di stare nel “Qui&Ora”;
  • rendere la respirazione più profonda, aumentando la capacità di rilassamento e di resistenza allo stress quotidiano;
  • migliorare la scioltezza e l’armonia dei movimenti;
  • aumentare la propria vitalità, prendendo coscienza del corpo che siamo in tutte le sue parti, unendole e integrandole;
  • potenziare la propria consapevolezza energetica e la propria espressività;
  • aumentare le proprie capacità percettive;
  •  riacquistare la naturalezza perduta;
  •  contattare la parte più intima di sé, per sentirla, riconoscerla, ammirarla ed amarla;
  • riattivare i propri processi vitali con naturalezza e grazia;
  • lasciar fluire la propria armonia (integrità psico-corporea) gentilmente e senza giudizio.

Riuscire a sperimentare almeno uno di questi aspetti significa migliorare la qualità della propria vita e di chi entra in contatto con la nostra energia, con un effetto domino, in un meraviglioso vortice di pura energia cosmica (l’energia “orgonica” di cui parla W. Reich) che è alla base della vita e di tutte le nostre attività di essere umani e non solo.

Lowen, in un paragrafo dedicato alla voce in Bioenergetica, parla dell’etimologia della parola

personalità, che ha due radici differenti: persona, in quanto maschera, riferita al lavoro teatrale dell’attore sulla scena e per-sona ovvero “attraverso il suono”, che introduce al lavoro sulla voce come strumento esplorativo profondo ed espressivo del sé. La persona è tale perché attraversata dal suono. Se una persona, dice Lowen, deve recuperare il suo integro potenziale di autoespressione è importante che acquisisca il pieno uso della voce in tutti i suoi registri e in tutte lesue sfumature emotive. Il blocco di qualsiasi sentimento, espresso attraverso tensioni fisiche, influisce anche sull’espressione vocale. Perciò è necessario sbloccare i sentimenti inespressi, come è necessario lavorare sulla produzione fluida del suono per eliminare le tensioni presenti nel corpo.

Il corpo, in un percorso bioenergetico di scoperta, può gradualmente riconquistare la sua natura primaria, vivere una condizione di libertà espressiva, sperimentare uno stato di grazia e di armonia. Colmare la distanza che separa la mente dal sentimento del corpo. Integrare tutti i suoi differenti aspetti. La voce diventa così espressione sonora dell’essere, della radice più intima, verità emozionale di chi la fa risuonare attraverso il proprio vibrare corporeo, radicato, sempre più sciolto dalle tensioni fisiche e dai propri schemi mentali che ne condizionano la libertà espressiva. Una voce liberata che tocca attraverso il suo suono il mondo esterno, l’altro, per tornare a sentire l’armonia dell’insieme, dell’unione di ciò che è, dentro e fuori di sè. Grazie ad una serie di esercizi bioenergetici, integrati ad una semplice pratica vocale di riscaldamento e riscoperta delle potenzialità sonore, normalmente non utilizzate, dell’uso della voce, viaggeremo alla scoperta di piccole libertà espressive corporee e vocali fino alla possibile vibrazione armonica del corpo e della sua voce e alla loro unione risonante. La voce trarrà forza dalla radice corporea ed il corpo vibrerà attraverso la pienezza della voce.

Gli strumenti di lavoro per questo viaggio di scoperta, personale e collettiva, saranno il corpo e la voce. Attraverso una serie di esercizi di riscaldamento vocale dinamico e consapevole (della postura e della respirazione) si arriverà a far risuonare la propria voce e con essa tutto il corpo. Esercizi semplici che potranno essere praticati anche individualmente una volta acquisiti. Non è necessaria l’intonazione canora in quanto si praticherà l’uso della voce in quanto suono einsieme di suoni che troveranno da sé il modo più spontaneo e libero di armonizzarsi. Si potranno utilizzare le percussioni o altri strumenti musicali, suonati dal vivo dai conduttori, per integrare il movimento ed alcuni esercizi con la danza libera e la possibilità di espressione corporea e sonora.