ma alla fine ... cos'è lo STRESS?

Attraverso le conoscenze attuali possiamo affermare con sicurezza che lo stress è dannoso non solo per la mente, ma anche per il corpo. È una conoscenza comune e diffusa, ma ci si ferma mai davvero a riflettere su quanto lo stress influenzi il nostro organismo, in particolare il sistema immunitario?

Prima di tutto c’è una distinzione importante da fare tra lo stress positivo e stress negativo.

Esiste uno stress “positivo”, ossia lo stress che permette al soggetto di produrre una risposta adattiva e quindi si rivela vantaggioso. È definibile come la capacità di reazione agli eventi. Lo stress quindi non è un fattore negativo a prescindere.

Si parla invece di stress dannoso (distress) quando una situazione o evento comportano una risposta prolungata per il soggetto, che esaurisce le sue possibilità di rispondere e preservarsi. Questa accezione è sicuramente più vicina al senso comune del termine.

Lo stress è quindi dannoso quando è cronico o ripetuto: ciò comporta che la risposta dell’organismo viene mantenuta troppo a lungo, finendo per esaurire le risorse a disposizione. [COME GESTIRLO]

Il termine stress è quotidianamente usato per coprire una varietà di situazioni e eventi diversificati (incidenti, lavoro, studio, problemi relazionali, economici fino a situazioni più consistenti come per esempio eventi traumatici, insicurezze personali).

Però va detto che non si può definire un evento stressante a prescindere, infatti ciò che rende un fattore stressante è il risultato di valutazioni soggettive (Folkman, S., & Lazarus, R. S, 1984): è assolutamente necessario considerare la componente soggettiva, cioè come una persona interpreta gli avvenimenti e come vi fa fronte.

Perché è importante parlare di stress? Perché ha conseguenze molto più profonde di quello che si pensa. Diversi studi confermano la relazione tra stress e abbassamento della capacità difensiva del sistema immunitario (Segerstrom & Miller, 2004). Se ci pensiamo, gli agenti stressanti sono tantissimi nella vita di tutti i giorni e ne siamo costantemente bombardati.

Quale è quindi l’effetto dello stress sul corpo?

La reazione allo stress si compone di tre fasi: allarme, resistenza (in cui si agisce per far fronte all’agente stressante) ed esaurimento (l’organismo esaurisce le risorse a disposizione). [COME GESTIRLO]

Quando qualcosa ci mette ansia o ci preoccupa si innesca una reazione dell’organismo a partire dal cervello. Il cervello (in particolare l’amigdala) valuta la situazione in cui ci troviamo e, se è vista come potenzialmente dannosa, viene attivato l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene.

In poche parole, questa catena di “lavoro” regola la produzione dell’ormone dello stress ossia il cortisolo, da parte della ghiandola surrenale. Il cortisolo contribuisce alla reazione fisiologica allo stress da parte del corpo (Bear, Connors, & Paradiso, 2007). Il cortisolo non è negativo a prescindere, infatti, a breve termine, migliora la capacità di risposta. Allora quando è un problema? Quando lo stress diventa cronico: cioè quando la fonte di stress persiste senza che il soggetto riesca a risolverla o a adottare delle strategie di coping adeguate.

In questi casi il cortisolo continua a essere prodotto. Gli effetti del cortisolo a lungo termine sono infatti dannosi a livello neurale, ma anche a livello della capacità difensiva dell’organismo.

Quindi un po’ di ansia per una gara sportiva o per un esame non è negativa; lo stress ci fornisce la possibilità di reagire, migliorando la nostra capacità di risposta. Diventa dannoso quando è cronico.