come gestiamo il disagio?


percepisci il disagio e usa uno sguardo nuovo

I disagi non si commentano né si devono capire: si contemplano, senza autocritica, senza opinione, senza intenzioni. Così si attiva quel piano profondo della coscienza che spazza via ogni disturbo.
Per esempio, ansia e panico non sono nemici: combatterli li rende cronici. Vogliono solo scuoterti e rompere le maschere che indossi senza saperlo. E farti incontrare volti che hai legato per troppo tempo

rimetti in contatto la tua mente con il tuo corpo

Il corpo è sempre presente, in ogni istante della nostra vita. Testimone muto ma sensibile e attento. Vive, vibra, batte, respira, sente e registra tutto. Il corpo può gradualmente riconquistare la sua natura primaria, vivere una condizione di libertà espressiva, sperimentare uno stato di grazia e di armonia.     Il corpo è molto di più di una “semplice” macchina o strumento, è qualcosa di prezioso che vive e ci manda messaggi in ogni istante. GRODDECK diceva che il medico cura ma è la natura che guarisce, dunque è l'individuo che deve colmare la distanza che separa la mente dal sentimento del corpo per mettere a tacere il disagio.

riattiva il tuo lato creativo e l'immaginazione

“Ogni psicologia che sceglie come sua meta l’anima deve parlare in termini immaginativi”. Per Jung l’immagine è molto importante, che sia rappresentata graficamente o con altre tecniche creative (statue, edifici, ecc) o che sia un’immagine onirica, quindi dei sogni notturni, o della fantasia e dell’immaginazione. Per Carl Gustav Jung l’IMMAGINE è PSICHE.

Per Hillman L’ANIMA E’ IL LUOGO IN CUI RISIEDONO LE IMMAGINI; quando parla di “fare anima” intende il processo con cui si elaborano le immagini, ovvero il fatto di maneggiare la materia della psiche. Jung stesso scriveva che “ogni accadimento psichico è un’immagine e un immaginare”.

E voi avete mai visitato la valle del “fare anima”? Siete persone che coltivano la creatività? Se ricordate i vostri sogni, amate leggere (qualsiasi genere sia), tenete in conto l’arte… probabilmente la risposta è sì. Queste piccole cose permettono di tenere un legame con le immagini e quindi con le emozioni, i sentimenti e la nostra stessa psiche. Sono piccoli passi che ci permettono di essere persone più consapevoli e profonde, in grado di vivere la vita in tutta la sua pienezza.